Il Lago di Santa Croce
Percorso naturalistico
Un affascinante percorso naturalistico sulle sponde del Lago di Santa Croce ci permette di apprezzare la parte più selvaggia del SIC.
Il Lago di Santa Croce è il più grande della provincia di Belluno ed il secondo del Veneto e nasce da una frana che al termine dell’ultima glaciazione ha chiuso la Val Lapisina bloccando la discesa del fiume Piave verso Vittorio Veneto e creando la Sella del Fadalto. Sulle sue sponde l’Oasi di Sbarai, la parte naturalistica più interessante del lago stesso.
Periodi migliori per la visita
Da aprile a ottobre:
Info pratiche
Lago di Santa Croce Alpago (Bl)
Parcheggio presso la spiaggia del lago a Farra d’Alpago (Bl)
Contatti per le visite guidate
Prealpi Cansiglio Hiking snc 370.1107202
Il lago di Santa è un lago di origine naturale, regimato artificialmente all’inizio del secolo scorso. In realtà già in epoca veneziana era stata costruita una prima diga di terra per permettere l’utilizzo del lago come bacino di deposito del legname del Cansiglio che, lungo il canale “Rai” emissario del lago verso nord, veniva fatto fluitare verso il Piave e di li a Venezia.
L’intero lago è nella Rete Natura 2000 come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) N ° IT3230047. All’interno del suo perimetro si evidenzia un’area ripariale particolarmente interessante denominata Oasi di Sbarai.
L’Oasi si estende per oltre 30 ettari ed è una importante area di svernamento per uccelli acquatici che lo usano come luogo di sosta durante il passo. Si riscontra la presenza di specie rare e minacciate, che necessitano di un adeguata protezione. Si tratta di un vasto ambito lacustre e palustre (chiamato Sbarai), dove s’individuano differenti ambienti legati alle variazioni di livello delle acque del lago. Si riscontrano zone perennemente umide e altre periodicamente allagate, entrambe di grande pregio naturalistico. E’ uno dei più importanti siti provinciali per l’avifauna delle zone umide. Seppur molto frequentato per le più svariate attività, il lago, nel suo complesso, mantiene alti valori ambientali, soprattutto in certe zone che lo rendono molto interessante anche dal punto di vista ambientale e per l’osservazione della fauna-
Questo è l’habitat ideale per lo svernamento di molte specie di uccelli come il Tuffetto, la Pavoncella, la Cannaiola, il Forapaglie, il Pendolino e ancora l’Airone cenerino, la Cicogna bianca e il Labbo Codalunga. L’oasi si raggiunge facilmente percorrendo un sentiero pianeggiante e attraversando un magnifico ponte pedonale parallelo alla strada che conduce a Farra d’Alpago. Lungo l’itinerario si possono ammirare, tra gli altri, splendidi esemplari di salice bianco di dimensioni monumentali e dove è possibile passeggiare comodamente praticando anche il birdwatching grazie alle numerose postazioni in legno realizzate sul percorso.